Per decenni, si è creduto che la relazione tra alimentazione e acne fosse poco rilevante. Tuttavia, le più recenti ricerche scientifiche hanno completamente ribaltato questa visione. Oggi sappiamo che la qualità della dieta può influenzare direttamente la comparsa, l’intensità e la durata dell’acne.
In particolare, la dieta occidentale moderna – ricca di zuccheri semplici, prodotti lattiero-caseari, cibi ad alto indice glicemico e grassi saturi – sembra giocare un ruolo importante nello sviluppo dell’acne.
Zuccheri semplici e carboidrati raffinati: presenti in merendine, dolci, pane bianco, succhi industriali. Questi aumentano rapidamente la glicemia e la secrezione di insulina, stimolando i recettori cutanei coinvolti nella produzione di sebo e infiammazione.
Latte e derivati: in particolare il latte scremato, che, pur avendo meno grassi, sembra stimolare più fortemente la produzione di insulina e di un ormone chiamato IGF-1 (Insulin-like Growth Factor 1), coinvolto nella formazione dei comedoni.
Grassi saturi e trans: tipici di cibi fritti, fast food, margarine industriali. Questi alimenti contribuiscono a uno stato infiammatorio cronico a livello cutaneo.
Rapporto squilibrato tra Omega-6 e Omega-3: l’eccesso di Omega-6 (oli vegetali raffinati) rispetto agli Omega-3 (pesce azzurro, semi di lino, noci) favorisce l’infiammazione e la formazione di lesioni acneiche.
Una dieta anti-acne dovrebbe:
Nelle popolazioni non occidentali con dieta povera di zuccheri semplici e latticini, come i Kitava della Papua Nuova Guinea e gli Aichè del Paraguay, l’acne è pressoché assente"
