Con l’arrivo della menopausa, molte donne sperimentano cambiamenti significativi a livello dei tessuti intimi: secchezza vaginale, perdita di elasticità, atrofia vulvo-vaginale, dolore nei rapporti (dispareunia), e un maggior rischio di infezioni urinarie. Questi disturbi, spesso taciuti per pudore, possono compromettere profondamente la qualità della vita e l’autostima femminile.
Negli ultimi anni, la medicina rigenerativa ha introdotto soluzioni innovative per affrontare queste problematiche in modo naturale e non invasivo. Tra queste, gli esosomi stanno emergendo come una delle frontiere più promettenti.
In ambito ginecologico, gli esosomi possono essere derivati da fonti vegetali, animali o da colture cellulari umane, utilizzati in preparazioni topiche o in combinazione con trattamenti in studio.
Le terapie a base di esosomi sono solitamente rapide, non invasive e ben tollerate. In molti casi, vengono applicato nella zona vulvo-vaginale, spesso in abbinamento a tecnologie come elettroporazione, radiofrequenza, laser e needling. Il numero di sedute varia in base alla gravità dei sintomi, ma molte pazienti riferiscono benefici già dopo il primo trattamento.
Il risultato? Una mucosa più giovane, lubrificata e funzionale, con evidenti benefici sul comfort quotidiano, sulla vita sessuale e sull’equilibrio uro-genitale.
Come agiscono sui tessuti intimi?
In un’epoca in cui la salute intima non è più un tabù, le donne hanno finalmente accesso a tecnologie all’avanguardia per vivere la menopausa con benessere e fiducia.